Un blog molto personale…
proviamo a capire qualcosa di più!
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Gli effetti fiscali del Governo Letta: Policy Paper dell’Istituto Bruno Leoni
12 settembre 2013
Pubblicato da su Il Governo Letta, si quello dell’inciucio stellare con il PdL per far “contento” Napolitano, conta ormai qualche mese di attività.
L’Istituto Bruno Leoni (IBL) ha stilato un interessantissimo bilancio delle politiche economiche intraprese da questa mirabolante compagine di governo. Proviamo a spulciare al volo i contenuti di questo report ed a capire quali possano essere le conclusioni a cui gli economisti dell’IBL sono arrivati.
La prima cosa da dire è che, purtroppo, non si tratta di considerazioni positive, anzi.
Ricordiamo che il Governo è stato impegnato per più mesi dal PdL stesso, sotto forma di ricatto sulla durata e sulla consistenza del mandato, a disinnescare l’IMU e l’aumento dell’IVA dal 21% al 22% anziché preoccuparsi della disoccupazione emergente, di quella giovanile e della pressione fiscale ormai insostenibile.
Alla fine pensiamo a Letta come colui che si è dovuto impegnare su tutti questi fronti e non solo sui desiderata della destra; le risposte però non sono state giudicate adeguate e definitive, quindi efficaci sul medio-lungo periodo.
Vediamo perché.
La pletora di disposizioni, leggine, etc. che sono state prodotte portano altra spesa pubblica ma sono state finanziate tagliando qua e la, “decurtando fondi già iscritti a bilancio o formulando una nuova destinazione ai fondi esistenti“. Per esempio, la concessione di incentivi per la disoccupazione giovanile è stata attivata prendendo le risorse già concesse per l’attuazione del piano di coesione sociale.
Diciamo che l’azione di Governo dunque è stata indirizzata verso la creazione di nuova spesa pubblica e a riallocare l’esistente invece che verso la riduzione del carico fiscale con tagli alla spesa.
Secondo l’IBL l’urgenza portata dall’alta pressione fiscale, dalla crisi, e dalla riduzione del potere d’acquisto ha portato il Governo a decidere per queste misure ma ha portato anche a tralasciare gli effetti e la sostenibilità del carico fiscale che emergerà nei prossimi anni proprio per finanziarle: “Sono infatti passate sottotraccia diverse misure gravose per la finanza pubblica, la cui copertura è in parte garantita dall’aumento delle imposte, spesso con effetti permanenti a partire dal prossimo anno“!
Ad una riduzione della pressione fiscale nel 2013 (- 2,9 miliardi euro), dovuta al rinvio dell’aumento dell’imposta sul valore aggiunto e della cancellazione della prima rata dell’IMU, dovrebbe seguire un aumento di circa 870 milioni di euro nel 2014 e nel 2015 (senza contare gli effetti dell’aumento dell’aliquota IVA dal 21 al 22%).
Effetti sulla tassazione | 2013 | 2014 | 2015 |
Imposta di bollo | 98,6 | 197,2 | 197,2 |
Minori sgravi contributivi | 250 | ||
Detrazioni fiscali per l’edizilia | -152 | -379,7 | |
Maggiori entrate e minori spese da detrazioni | 47,8 | 44 | 44 |
Aumento iva su prodotti editoriali e distributori automatici | 150 | 150 | |
Accisa sui carburanti | 75 | ||
IVA agenzie di viaggio | 2,4 | 12 | 12 |
Robin tax | 150 | 150 | |
Minori tasse su energia | -150 | -100 | |
Rinvio Tobin Tax | -12,85 | ||
Minori imposte su turismo nautico | -1,2 | -2,5 | -2,5 |
Rinvio IVA | -1054 | ||
Acconto irpef | 175,7 | ||
Imposta su sigarette elettroniche | 117 | 117 | |
Accise su oli lubrificanti, alcol e tabacchi | 83,5 | 125 | |
Maggiore prelievo fondo garanzia viaggi | 0,25 | 0,25 | 0,25 |
Cancellazione prima rata IMU | 2396,2 | ||
Agevolazioni e esenzioni per immobili-merce, cooperative, ricerca | 35,9 | 79,3 | -79,3 |
Riduzione cedolare secca su canone concordato | 12,3 | 35 | -25,8 |
Taglio a detrazioni su premi assicurativi | 458,5 | 661 | |
2937,7 | 868,65 | 869,15 | |
Escluse detrazioni casa | 2985,5 | 976,65 | 1204,85 |
La tabella viene direttamente dal paper citato ed è calcolata in milioni di Euro.
Quindi la ripresa economica in Italia (se mai ci sarà) porterà altre lacrime e sangue!
Se ci sarà, come sperato, un aumento del PIL questo verrà automaticamente assorbito da nuova spesa pubblica già contabilizzata oggi.
A questo indirizzo trovate il Policy Paper dell’IBL “Gli effetti fiscali del Governo Letta“
Nelle mani “responsabili” di Scilipoti
27 agosto 2013
Pubblicato da su Leggi l’articolo di Tommaso Ederoclite sulle ultime “responsabili” dichiarazioni di Domenico Scilipoti
Scilipoti. Ancora Scilipoti. I governi si succedono ma la figura (Quale?) di Scilipoti si infila sempre nelle discussioni anche se totalmente inutile.
Vogliamo ancora parlarne? Io direi di stendere un velo pietoso sulla sua figura.
Lasciamolo da solo alla ricerca di una nuova “casa”.
Tommaso: evviva l’irresponsabilità se anche Scilipoti si riscopre responsabile.
Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. E poi?
31 Mag 2013
Pubblicato da su Trovo che sia bellissimo, per alcuni aspetti, il fatto che si voglia abolire il finanziamento pubblico ai partiti.
Certo noi ci dovremo attivare per sostenere i nostri politici economicamente, visto che le lobby in Italia non sono contemplate (vedi QUI). Certo non crederete che tutti i partiti e/o movimenti abbiano i vari Berlusconi e Grillo/Casaleggio che cagano soldi pur di raggiungere il potere… Spero di no, altrimenti sareste veramente degli ingenui!
Torniamo a noi: quale soluzione preferireste?
L’abolizione del finanziamento pubblico? Tirare fuori i soldi di tasca vostra e destinarli a chi volete veramente? Vorreste poter destinare alle segreterie il vostro 5 per 1000, magari con l’abolizione, prima di tutto, dell’8% alla Chiesa Cattolica (asimmetria insopportabile per me)?
Vorreste introdurre il finanziamento da Gruppi di Pressione (poi però non rompete il cazzo con le industrie petrolifere, farmaceutiche e multinazionali varie che non dovessero andarvi bene)?
Cari connazionali decidetevi! Non rompete le palle col finanziamento pubblico se poi non sapete come sarà mantenuta in vita la nostra già malandata democrazia.
Fate i seri per una volta, la ricreazione è finita.
Io i miei soldi so già a chi li darò, per voi il sondaggione finale.
Aggiornamento dell’ultimo minuto:
Abolizione del finanziamento pubblico, ricordo a finanziamenti privati con defiscalizzazione.
L’abrogazione dell’attuale sistema avverrà per gradi, dicono fonti di Palazzo Chigi. Il contributo pubblico sarà ridotto al 60% il primo anno, al 50% il secondo anno e al 40% al terzo anno, per poi essere abolito del tutto.
A regime gli unici canali di finanziamento dei partiti saranno le erogazioni volontarie con detrazioni del 52% per gli importi fra i 50 e i 5.000 euro e del 26% per tutti gli altri fino a un massimo di 20mila euro e la destinazione volontaria del 2 per mille. Ai partiti sarà conferita una concessione gratuita di spazi (anche tv) e servizi.
Stanno già provando a bruciare Renzi?
23 aprile 2013
Pubblicato da su Insomma, sembra proprio che la direzione nazionale del PD, o solo i “giovani turchi”, abbiano deciso di bruciare il “giovane” Renzi?
Il compito, per qualunque personalità venga chiamata a governare l’Italia in questo particolare periodo storico, sembra particolarmente arduo. Anzi, per un emergente, quasi un Harakiri politicamente parlando.
Per questo credo che chi nel PD oggi avanzi una candidatura lo faccia più per bruciare il candidato piuttosto che per fare il bene del paese.
Infatti il prossimo PdC dovrà assicurare la governabilità fino a quando tutte le riforme essenziali saranno state traguardate (ma di quali riforme parliamo?). Solo poi si parlerà di elezioni.
Crediamo veramente che Renzi possa fare da trait d’union tra PD, PDL, M5S, varie ed eventuali? Io sono speranzoso ma, se fossi in Matteo, aspetterei prima di “gettarmi della mischia”.
Tra l’uovo oggi o la gallina domani si è scelto di fare una bella frittata?
Che ne pensate?
Personalissima analisi della campagna elettorale
22 febbraio 2013
Pubblicato da su Che campagna elettorale di merda stiamo “subendo” in questo periodo?
Tutti i programmi letti in questi 2 mesi parlano di: fare questo, fare quell’altro, pagare di meno, spendere di più per questo e quello.
Ma gli italiani lo sanno a quanto ammonta il nostro debito? Lo sanno che forse si renderà necessaria un’altra manovra per pagarne gli interessi? Lo sanno che a luglio aumenterà l’IVA di un altro punto percentuale, come già programmato? Evidentemente no.
E invece stiamo qui a parlare di riduzione dell’IRAP, di abolizione dell’IMU sulla prima casa.
Ma dove li dovrebbe prendere i soldi lo Stato? Dalla riduzione dei parlamentari? ma per favore!
Quanto ci piace farci prendere per il culo! Guardate bene tra le pieghe di quello che leggete, fatelo per voi.
Quando qualcuno vi dice che farà qualcosa a titolo oneroso chiedetegli anche dove troverà le risorse per farlo!
Lo sapete che il programma del PDL, per esempio, costa qualcosa come 60 miliardi di Euro? Quello del PD circa 12 miliardi e quello di Monti circa 30 miliardi? No? MALE!
Quello di Grillo nemmeno lo prendo in considerazione perché a livello di politica economica sembra solo una lista di belle intenzioni e non dice un cazzo di pratico.
Se volete continuare a vivere in un paese con una speranza futura, preoccupatevi di votare chi vi dirà che non ridurrà subito le tasse, scemi di guerra!
Votate chi vi dirà che, piuttosto, nel medio termine farà le grandi riforme a costo zero che frenano l’economia reale ed il lavoro:
- riforma della giustizia;
- riforma dell’apparato burocratico;
- separazione delle banche di affari dalle banche commerciali;
- riduzione del debito.
Qualcuno ne parla? Mi sa di no…
Ebbene queste sono le riforme che frenano gli investimenti, che frenano la ripartenza dell’economia, l’export (nostra unica salvezza visto che la domanda interna è e sarà a livelli da seconda guerra mondiale ancora per molto) e la creazione di posti di lavoro.
Svegliatevi vecchi sonnecchiatori che guardate questi politici in TV e nelle piazze!
SPEGNETE LA TV E NON IL CERVELLO!
Ma voi, per caso, avete capito dove andrà a parare il PD?
5 settembre 2012
Pubblicato da su Come da titolo, io non ho capito che cosa sta facendo, cosa intende fare, cosa farà il PD?
A parte il supporto incondizionato a Monti, che nella situazione contingente particolarmente complessa ci può stare e ci sta, non capisco dove vogliono andare a Parare i suoi dirigenti.
Non capisco cosa vogliono fare della legge elettorale, fin dove si spingeranno i compromessi con UDC e PDL; se si voglia abbandonare il maggioritario o rafforzarlo; se il PD vuole tornare indietro di decenni e ritornare al proporzionale, condannando il paese ad altri decenni di ingovernabilità o, nella migliore delle ipotesi, di governicchi.
Non ho mai sentito Bersani battezzare ufficialmente una linea di politica economica degna di questo nome, anzi: ognuno dice la sua all’interno del partito.
Non ho ancora capito se si faranno le primarie e quando (Rosy Bindi -ouch!- dichiara che non si faranno e, se si faranno, non ci saranno due candidati del PD).
Peraltro, quando Bersani dice che “si tiene Vendola” e boccia Casini, sono un po’ perplesso:
- Sono ancora scottato dallo scherzetto (vedi parodia di Guzzanti) di Bertinotti a Prodi & Co.;
- Per le nomine dell’AGCOM mi sembra che gli accordi con il tanto vituperato Casini siano stati presi ( vedi “affaire” Posteraro).
Perché mi preoccupo così tanto del PD? Non certo perché io voglia attaccarlo incondizionatamente.
Semplicemente sento di essere “progressista” ed i mio partito di riferimento dovrebbe essere il PD tour court. Ma mi cadono davvero le braccia quando vedo un partito che non sembra di sinistra moderata, bensì una becera riedizione della DC che, per sfondare e governare, si attacca al solito estremismo o, nella peggiore delle ipotesi, agli eredi della DC stessa!
Insomma, Bersani: “che dovemo da fa’”? “Se la damo ‘na bella svejata”? Diciamo qualcosa di sensato e definitivo?
La cosa mi sembra quantomeno opportuna e urgente.
Mastella: “voglio dire a tutti che se mi sarete da canto riprendo il mio percorso politico”
14 giugno 2012
Pubblicato da su Che Dio ce ne scampi e liberi!
Ci mancava anche Mastella. Dopo le banche, il default, la riforma del lavoro, Monti, la Fornero sentivamo la mancanza di un politico vecchio stampo, voltagabbana e inciucione (vedi caso arpac).
Purtroppo, e dico purtroppo, Mastella conserva ancora la poltrona di europarlamentare (e quando si scolla) quindi ha poco da riprendere per quanto mi riguarda.
Andiamo al sodo: il suo post ha “scatenato” ben 40 commenti, come dire che del suo ritorno in politica non frega niente a nessuno. Per altro molti dei commenti sono totalmente negativi e vi invito a leggerli per vostro divertimento.
Il “Ceppaloniano” afferma: “è bastato un mio accenno al modo di far politica di questi tempi per scatenare un putiferio da parte di alcuni soliti cattivi interpreti delle mie vicende politiche; finanche la manipolazione delle risposte a questo mio presunto ritorno, dove al 90% di positivi ci sono pochissimi che esprimono un rancoroso disagio morale, vengono riportate, su repubblica.it, solo quelle negative come se fossero in eccedenza…ripeto che “da canto” si puo’ dire (come “angolo” dal greco, khantos) nel senso di essere pietra angolare con me, nelle cose che faccio e che faro’. Ricordo da ultimo che in politica ci sto e fino a fine mandato saro’ parlamentare europeo….curiosa questa curiosità nei miei riguardi….”
Mi sembra una risposta totalmente scema: “ho detto che sarei sceso di nuovo in politica ed ho scatenato un piccolo putiferio. Molti sono i detrattori ma sono pochi (non è vero). Comunque il problema è il vostro perché in politica io ancora ci sono”.
Inoltre, per legittimare la sua capacità di amministratore della cosa pubblica, si attacca anche agli articoli di Travaglio:
Ma allora Mastella che ca**o vuoi dalla nostra vita?
Non ti basta il casino che hai fatto nelle precedenti legislature? Non ti basta esser stato tacciato di essere un voltagabbana come i leghisti?
Non ti basta aver passato il tempo dei tuoi mandati ad arraffare quanto più possibile? Vedi: Clemente Mastella su Wikipedia e Inchiesta Why Not.
Oltretutto sei ancora sotto giudizio con tua moglie nel caso ARPAC per truffa, appropriazione indebita e abuso d’ufficio. Non ti basta?
Speriamo in una nuova legge elettorale che ci tolga definitivamente dalle scatole tutti i Mastella d’Italia!
Prodi: “Senza limiti la spinta al suicidio del Pd”
8 giugno 2012
Pubblicato da su “La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti”. Romano Prodi è all’estero ma ha seguito passo dopo passo la polemica per le nomine alle Authority (vedi affaire AGCOM). E il suo è un commento sferzante, riferito ai vertici del Pd, o comunque “a chi ha avallato queste decisioni”.
Parole pesanti che giungono proprio mentre è in corso una delicata direzione del partito democratico in cui tutti i temi del momento sono sul tavolo, dalla Rai alle primarie. La scelta di mercoledì in Parlamento sulle Authority era stata avallata da gran parte del partito. Poche le voci di dissenso come quelle, per citarne alcune di parlamentari vicini allo stesso Prodi, di Arturo Parisi («irresponsabile aver scelto il principio di spartizione») e Sandra Zampa («una delle peggiori pagine della vita del gruppo Pd»). Non è la prima volta in pochi mesi che Prodi interviene duramente su decisioni del Pd. L’ultima occasione è stata quella della legge elettorale.
via Prodi: «Senza limiti la spinta al suicidio del Pd» – Corriere.it.
Bersani? Ci sei! Si, dice proprio a voi! A voi che ora parlate di proposte in 3 punti. Ma non vi sembra di prenderci per il culo un po’ troppo sfacciatamente?
Ora vi mettete a parlare di chiarezza politica, di politica dal basso, di revisione del sistema elettorale, di primarie… Ma non vi fate schifo da soli? Non vi sembra di essere un tantino incoerenti?
Ma se fino a 3 giorni fa inciuciavate nei sottoscala con Alfano e Casini… ma per favore, su! Non offendete la nostra intelligenza!
Non vi sembra il caso di far spazio a persone un tantino più chiare ed oneste?
Caro Grillo permettimi, ma questa volta a fanculo ti ci mando io
Andrea scrive una bella nota rivolta al capoccia del M5S che ha avuto fin’ora un gran successo: 8.000 condivisioni, 3.600 “Mi piace” e 164 commenti.
Questo il testo della nota che potete comunque leggere nel profilo dell’autore QUI:
“Caro Grillo, dato che dall’alto della tua arroganza da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo – che si tratti di giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso durante la campagna elettorale – mi permetto di replicare al tuo appuntino da maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle:
Bene, le mie illusioni sono svanite a distanza di un mese dalle elezioni. Vi ho votato sia alle comunali che alle Regionali in Sicilia. Per le prime non abbiamo avuto successo, per le seconde non ho motivo di pentirmi della mia scelta. Il modello Sicilia funziona, è vero. Ma funziona perché un governo quanto meno esiste, e se quel governo esiste è solo perché non era necessaria la fiducia dei grillini per farlo partire. Se il governo in Sicilia non fosse partito, a quest’ora non avreste potuto dimostrare tutto ciò che avete da dimostrare. Quindi non ti riempire la bocca del “modello Sicilia” se non hai alcuna intenzione di replicarlo a livello nazionale.
Da tempo hai perso la mia stima. Ma ho continuato a mantenerla intatta nei ragazzi del Movimento 5 Stelle. Non mi importa del leader, se c’è una base compatta che agisce autonomamente e prende le decisioni giuste. Purtroppo, sei venuto meno anche all’unico merito che ti avevo sempre riconosciuto: il non interferire con l’attività di chi governa.
Adesso non solo interferisci eccome, ma non sei nemmeno stato eletto, il che rende la cosa ancora più grave. Sono stufo dei tuoi anatemi, dei tuoi sputi dal palco, della tua violenza verbale, del perpetuo clima da campagna elettorale, del tuo populismo spiccio. E’ un’escalation continua verso il delirio! Non ti riconosco nemmeno più se ti paragono al Grillo di qualche anno fa. Stai trasformando il Movimento 5 Stelle in una setta, dove chiunque non è allineato col tuo pensiero viene subito tacciato di cospirazione col nemico, di appartenenza a vecchie logiche, e se insiste viene epurato. E sarebbe questo il nuovo? Questo è il vecchio, anzi…vecchissimo! Si chiama fascismo.
Come se non bastasse, adesso devo anche subire i tuoi quotidiani insulti, insulti nel vero senso della parola, oltre che all’intelligenza. O forse dovrei specificare meglio, devo subire i VOSTRI insulti. Si perché devi sapere che le stesse critiche le ho mosse all’interno del Movimento 5 Stelle Sicilia, e in tutta risposta mi hanno detto che ho fatto male a votarli (ma guarda un po’) e che sono soltanto, udite udite, un “berlusconiano rosicone”! Io che non ho mai votato il nano malefico neanche una sola volta in tutta la mia vita, a differenza di tanti tuoi elettori e attivisti! Io che Berlusconi lo schifavo già in fasce, e molto prima che il Movimento 5 Stelle nascesse!
Ho visto proprio di tutto. Chiunque osi sollevare una voce, è un colluso cospiratore. Un clima degno di Scientology!
In tutto ciò, dov’è finita la partecipazione democratica? Dove sono finite le consultazioni popolari? Te ne guardi bene adesso eh? Il paese è ad una svolta cruciale e tu non chiedi alle gente cosa desidera in questo momento?! Lo streaming arriva solo quando vi dovete fare belli mentre dite di NO a un Bersani che striscia ai vostri piedi! Si, perché checché tu ne dica è questo che sta facendo ormai; ma tu continui a evocare un inciucio PD-PDL, nella speranza che arrivi davvero…così magari il tuo totalitario 100% alle prossime elezioni lo ottieni davvero. E cos’è questa storia che può votare solo chi è iscritto al sito del Movimento 5 Stelle? Forse ti sfugge il banale concetto che adesso rappresentate l’intera nazione! Compresi gli elettori di PD, PDL e Lista Civica! O forse credi che la nonnina di 80 anni che abita in paese si connetta al tuo blog per andare a votare? Credi che il pensiero umano debba coincidere con la tua filosofia? Pensi che gli altri non siano degni di essere rappresentati? Se la pensi così, come purtroppo temo, allora c’è solo da avere paura perché il paese con te rischia solo una deriva totalitarista.
Mi preoccupi Grillo, mi preoccupi seriamente, perché nelle tue parole vedo solo odio. Speravo nell’autonomia intellettuale dei deputati e senatori eletti, ma vedo che anche loro stanno cedendo alle tue pressioni psicologiche. Quando l’unica strategia di governo diventa la vendetta, non può venir fuori nulla di buono.
Altro che uno vale uno, più che Grillo mi sembra di sentire il MARCHESE del Grillo: “io so io, e voi non siete un cazzo!”. Mi sa che il potere ti ha dato alla testa, e quando con appena un 25% pretendi un governo, dopo aver tra l’altro dimostrato di non esserne all’altezza, mi appari allo stesso livello di un Berlusconi che pretende la presidenza della Repubblica.
Avevate la possibilità di governare! Chi è il PD lo sappiamo tutti, non c’è bisogno che ci ricordi quotidianamente la scoperta dell’acqua calda. Avevate però l’opportunità di costringere il PD a governare, e a governare bene! La soluzione era la più auspicabile. Un Bersani che governa con la pistola puntata alla tempia ve lo immaginate? Si sarebbero potute fare tante, tantissime cose! E al primo passo falso, avreste potuto fare cadere il governo…e lo avreste fatto da eroi! Senza contare che vi sareste pure tolti dall’imbarazzo di dover governare direttamente senza avere di fatto alcuna esperienza. E invece? Invece nulla. Avete scelto la mossa più stupida, o meglio…HAI scelto la mossa più stupida. Ho sperato sino all’ultimo che il gregge non ti seguisse, che si facesse valere l’art. 67 della Costituzione. Ma ho capito alla fine che la paura ha vinto. Quindi adesso evita di venirmi a dare le tue lezioncine di morale su come si cambia, perché qui l’unico che non ha voluto cambiare sei tu…e lo hai fatto nel modo più squallido, dimenticando i principi basilari di una democrazia.
Lo abbiamo già avuto un comico che ha indottrinato le masse con le sue barzellette per quasi 20 anni, non credo ce ne serva un altro. Dall’altro lato della barricata c’è un paese che soffre, che non arriva a fine mese, che non ha prospettive di lavoro e di futuro, che non può farsi una famiglia, che si ammala e non riceve cure, che paga tasse senza ricevere servizi, che ha perso le speranze. La crisi non è un gioco Grillo, la crisi la gente la vive per davvero a differenza tua. E tu insulti questo paese con le tue cazzate. Tu dai del colluso all’operaio che viene licenziato, dai della cospiratrice alla casalinga che non riesce a pagare le bollette, dai del venduto al prete che prova a mandare avanti la sua missione. Tutta gente che non necessariamente la pensa come te, ma che ha una voglia di cambiamento autentica, e non costruita come la tua, da bravo attore quale sei. La rabbia di questa gente è vera, e tu ti permetti di elargire giudizi senza sapere un cazzo.
Caro Grillo permettimi, ma questa volta a fanculo ti ci mando io.”
Che ne pensate? Credete che questo sfogo di un elettore deluso sia un intervento isolato? Che sia da tacciare di “tradimento” come i senatori che in questi giorni stanno producendo ragionamenti contro il loro “kaiser”?
Secondo me questo intervento lascia il segno. Lascia il segno perché tanti ragazzi, tanti giovani purtroppo sono stati di nuovo disillusi. In tanti si sono sentiti traditi dal sistema, dai nostri politici, dalla politica, dalle istituzioni, dal PD, dal PDL e hanno pensato che Grillo ed il Movimento 5 Stelle potesse rappresentare i loro desideri, aspirazioni, il loro voto.
Ebbene in molti si stanno accorgendo che tutto questo non è e non è stato. Sembra che il duopolio (di fatto) Grillo/Casaleggio faccia di tutto per arroccarsi e per non perdere le posizioni acquisite. Sembra che facciano di tutto per crescere a livello elettorale senza però permettere anche ai loro rappresentati di crescere, di ragionare e soprattutto di capire.
Insomma: mi pare che Grillo stia quasi facendo peggio del PD (nel PdL – Forza Italia invece questa è la normalità).