Un blog molto personale…

proviamo a capire qualcosa di più!

LA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE


Questo è anche il mio pensiero. Bravi sono stati i ragazzi del PD Manziana a renderlo così semplice e leggibile

PD Manziana

manifesto

CIRCOLI di Anguillara, Bracciano, Manziana, Trevignano

LA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE

PREMESSA:

Roma e la sua Provincia sono due facce della stessa medaglia; sono legate da un destino comune per storia, tradizione e prospettive future: Roma parteciperà alla crescita della sua Provincia e la Provincia farà sistema con Roma. Questo è l’assunto da cui partire per determinare un quadro normativo che garantisca l’unicità e la funzionalità della città metropolitana.

FINALITÀ E FUNZIONI DELLA CITTÀ METROPOLITANA

La legge n.56 che ha istituito la città metropolitana stabilisce le seguenti finalità e funzioni:

  • la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano

  • la gestione integrata dei servizi

  • la mobilità e la viabilità

  • lo sviluppo economico e sociale

  • lo sviluppo dei servizi pubblici di interesse generale

Si affidano quindi poteri significativi e importanti, che saranno attuati con una legge regionale specifica. Di conseguenza i temi sociali ed economici delle popolazioni della…

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Quel coltello pronto a uccidere ancora (Adriano Sofri).


Come Europa, cosa stiamo facendo per “arginare” i nuovi barbari? Parliamo di guerra giusta o ingiusta, legittima o illegittima. D’altronde non siamo neanche stati capaci di costruire un esercito unito. Non abbiamo una posizione chiara o, quantomeno, non la traduciamo in azioni concrete. l’IS va spazzato via, senza se e senza ma.

Voglio vedere se parleremo ancora della violenza colonialista quando ci troveremo questi pazzi alle porte.

Triskel182

L’orrore messo in mostra dai barbari contemporanei pronti a colpire ancora L’esecuzione del reporter Usa è il modo con il quale gli uomini dell’Esercito islamico sfidano Obama e l’Occidente. E solo adesso che è intervenuto papa Francesco, anche l’Europa si muove. Il video.

ERBIL – DOPO l’8 agosto, quando gli aerei americani avevano cominciato a bombardare le postazioni dello “Stato Islamico”, i suoi portavoce li hanno
derisi e sfidati.

SIETE una banda di vigliacchi, scendete sulla terra e vediamocela da veri uomini». Più o meno così, le parole sono quelle di sempre fra “veri uomini”: «Scendi, se hai il coraggio!». I veri uomini dell’Is stavano appunto valorosamente sgozzando gente inerme, violentando madri e sorelle davanti a figli e fratellini, sghignazzando delle implorazioni dei vecchi, e insomma tutta la vecchia eterna vigliaccheria dei veri uomini.

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Funerali di Stato, ovvero “del conflitto generazionale”


Massimo Gramellini - La StampaOggi ho letto questo interessante articolo di Massimo Gramellini su La Stampa: Funerali di Stato.

Per vostra conoscenza, lo riporto qui sotto integralmente:

“E’ abbastanza spiacevole questa ostinazione degli anziani nel non volere morire. Sono così evidenti i vantaggi che ne trarrebbe il debito pubblico, finalmente sgravato da spese pensionistiche e sanitarie, per la soddisfazione della Bce, della Trojka e del governo delle giovani marmotte. Va riconosciuto che le istituzioni, per una volta efficienti e coese, stanno facendo di tutto per agevolare la complessa ma necessaria operazione. Dopo avere spremuto di tasse le abitazioni che gli anziani avevano comprato nel corso della vita, ora si accingono a prosciugare l’ultima trincea del loro modesto benessere: la pensione. A questo scopo i bonificatori non esitano a servirsi di un arnese antico e indistruttibile, il populismo, per bollare come immorale un assegno di tremila euro al mese. 

Ai puritani del taglio senza anestesia sfugge però che è anche merito di quelle risorse tanto esecrate se in Italia non è ancora scoppiato un conflitto sociale. Il pensionato «benestante», nuovo bersaglio dell’odio collettivo, è in realtà il banchiere superstite e l’ultimo Welfare a cui attingono le generazioni dei disoccupati e dei sottopagati cronici. Per dirla più brutalmente: i nipoti campano grazie ai soldi che i nonni speravano di lasciare ai figli. Adesso una parte di quel denaro dovrebbe trasferirsi dalle tasche dei pensionati a quelle bucate del Tesoro con la formula ipocrita del contributo di solidarietà. Forse servirà a pagare i funerali: di Stato.”

A me Gramellini piace ma in questo articolo dissento parzialmente da lui.

Come lui, sono contrario al “sequestro” di risorse in maniera indiscriminata a chicchessia per finanziare “solo” la macchina dello stato. Le risorse, in questo momento così difficile, andrebbero usate per finanziare noi stessi ed i nostri consumi; per far “ripartire la macchina” una volta incastrate le giuste riforme in tema economico, gestionale e di giustizia (anche sociale).

Non sono d’accordo con l’affermazione che molti privilegi vadano mantenuti in quanto dovuti a norme e usi pregressi e perché rappresentanti di una sorta di Welfare alternativo. Infatti buona parte del debito accumulato lo dobbiamo anche ai privilegi di una cosiddetta “casta”. Ma questa casta alla fine da chi è formata?
Non cadiamo nel tranello di considerare dei privilegiati solo e solamente i nostri deputati e senatori. Dove vogliamo collocare allora i vari dipendenti super-pagati dei ministeri? Dove i dipendenti dei vari parlamenti regionali (vedi assemblea della Sicilia)? E i dirigenti statali? E gli ufficiali dei vari corpi militari? Dove mettiamo i pensionati che, con pochi (pochissimi) anni di contributi percepiscono assegni faraonici, se comparati con l’andamento dei salari?

Mi spiace ma, se lo Stato va in merda, lo dobbiamo anche a queste scelte scellerate del passato, tipo quella di mandare persone in pensione a meno di 40 anni di età.

Ovviamente questa quota parte di spesa è da considerarsi improduttiva solo “eticamente” perché comunque, a fronte dell’erogazione degli stipendi, lo Stato percepisce gli introiti portati dall’IRPEF e produce consumi.  Ciò non toglie, però, che dobbiamo anche “chiudere il portafogli” oppure il debito non scenderà mai, nemmeno di una lira, e la spesa per interessi passivi continuerà a crescere di anno in anno (siamo a circa 40 miliardi di Euro di spesa veramente improduttiva).

Smettiamola di considerare quindi le pensioni d’oro e gli stipendi statali come una forma di Welfare indiretto: se lo Stato deve tirare la cinghia, lo deve fare in ogni suo ambiente. Non si può pedissequamente aumentare la pressione fiscale anno dopo anno e far ricorso a mezzucci, tipo aumenti delle tariffe, dei bolli, delle accise solo per finanziare la faraonica spesa pubblica (stipendi fuori parametro, pensioni d’oro, mantenimento di strutture inutili, finanziamento di enti privati come la CEI, vendita di immobili non utilizzati). Per mantenere i privilegi e lo status quo stiamo dilapidando ogni singola risorsa anche futura che, invece, dovremmo dedicare ai nostri figli. Pensiamoci.

E ora di fare scelte coraggiose e impopolari altrimenti qui si muore TUTTI, fermo restando il principio della difesa dei più deboli e svantaggiati.

Un politico britannico si è dimesso per lo stipendio troppo basso


Mark Simmonds, sottosegretario agli Esteri, ha spiegato che con la sua indennità non riesce a vivere a Londra insieme alla famiglia

Proprio stamattina stavo leggendo questo articolo che mi ha fatto riflettere: Un politico britannico si è dimesso per lo stipendio troppo basso – Il Post.

Si, mi ha fatto riflettere perché, se dopo un primo momento in cui ho pensato che la cifra che guadagna un parlamentare inglese non può certo giustificare una scelta simile, alla fine credo che la decisione di Mark Simmonds (sottosegretario agli Esteri con delega per l’Africa del governo del Regno Unito) non sia proprio così “sbagliata”, tantomeno da condannare.

Il sig. Simmonds ha preso questa decisione perché con l’indennità per l’alloggio riconosciutagli dal Governo per il fatto che non vive a Londra non riesce comunque a pagarsi l’affitto di un appartamento vicino alla sede di lavoro dove possa vivere con la sua famiglia. C’è anche da dire che oltre all’indennità Simmonds percepisce circa 110.000 euro l’anno come stipendio per il suo ruolo di parlamentare e ministro.

Ha spiegato che con l’indennità e lo stipendio potrebbe pagare l’affitto di una casa per tutta la sua famiglia in una posizione meno centrale, ma che non è disposto a vivere fuori Londra dato che trascorre lì la sua intera giornata (e spesso serata) di lavoro. Lo stile di vita che ha scelto per sé e per la famiglia non prevede di essere costretto a fare ogni giorno un viaggio per raggiungere Westminster dalla periferia di Londra. Oppure dovrebbe continuare a vivere da solo (la sua famiglia vive nel Lincolnshire, a circa 250 chilometri da Londra) e Simmonds si è lamentato che ultimamente vede molto poco la sua famiglia, a cui vuole dare la priorità sulla sua carriera.

Quindi dov’è il problema? Per me non esiste, anzi: massimo rispetto.

Questo signore ha avuto il coraggio di dire che, per lo stile di vita che fa e per il fatto che non vuole lasciare che i suoi figli crescano senza un padre vicino, ha deciso di mollare. Lascia il seggio in parlamento a qualcun altro perché, evidentemente, il suo sacro fuoco per la Politica non è così forte come il bisogno di stare vicino ai suoi cari.

Alla fine credo che sia da lodare rispetto a tanti altri politici nostrani che, una volta entrati in Parlamento, tentano di accumulare quanti più incarichi possibili e di gonfiare tutti i rimborsi a loro dovuti (compreso l’alloggio) per non dover sacrificare niente della loro vita. Anzi, i nostri beneamati professionisti della politica piuttosto accumulano come e forse più di un medio capitano di industria.

A questo punto ben venga chi, con una scelta ponderata, dice: “mi spiace signori, io a queste condizioni non ce la faccio. Preferisco tornare a fare quello che facevo prima!”.

Eh, già! Ma quanti dei nostri parlamentari hanno un mestiere oltre alla politica? Ecco il “quid”: nessuno!

Senza la “politica” i vari Razzi, Scilipoti, Crimi, Bindi, etc. cosa farebbero? Chiedetevelo e datevi una risposta.

Comunicazione utile per le bollette dell’acqua del Comune di Bracciano


Rubinetto dell'acqua corrente

Per gli amici braccianesi che hanno ricevuto bollette dell’acqua esagerate, o perlomeno giudicate tali, inserisco questa breve comunicazione sul mio blog.

Per quanto riguarda le rettifiche delle bollette (salate o meno) esiste da sempre un servizio apposito e sono disponibili moduli direttamente scaricabili on line o reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico:

Richiesta di rettifica o annullamento

E comunque basta richiedere una verifica della lettura se i valori in fattura non sono corretti. Viene un operaio a casa che legge e certifica il consumo che viene poi ricalcolato:

Richiesta sopralluogo per verifica lettura errata

Spero di avervi fatto cosa gradita con queste brevi informazioni.

Buone vacanze a tutti!

Bracciano e la ferrovia: rassegnati ad essere una città di serie B?


Stazione ferroviaria di BraccianoOggi voglio discutere con voi della situazione della città in cui vivo: Bracciano, da cui parto e dove torno tutti i giorni.

Eh si, io vivo a Bracciano ma lavoro in centro a Roma, come qualche altra decina di migliaia di pendolari della linea Roma-Viterbo: la famigerata FR3!

Tra tutti i mali di Bracciano ricordiamo la querelle sulla discarica di Cupinoro, la differenziata al volo (nel senso che gli educati cittadini lanciano al volo l’immondizia dove capita), la carenza endemica di personale della Polizia Municipale, le multe  erogate solo nelle strisce blu, e chi più ne ha più ne metta.

Eh si: la vita non è per nulla facile in questa cittadina!

Per un pendolare però, vi assicuro, la vita è veramente difficile: treni in ritardo, treni che non partono proprio, attese snervanti, personale non debitamente istruito, climatizzazione “creativa”, etc.

Questa FR3 sembra proprio non interessare a nessuno, se non ai viaggiatori stessi!

Andando a scavare, ho scoperto che anche Legambiente si è presa a cuore questa linea: infatti la Roma-Viterbo è stata inserita al secondo posto della classifica delle peggiori linee d’Italia per i pendolari; c’è da andarne fieri!

Scherzi a parte, se consideriamo che la popolazione di Bracciano sembra ormai composta per la maggior parte da famiglie di pendolari (vedi statistiche reddito), il problema dei trasporti dovrebbe assumere una certa rilevanza.

E invece no! Ad oggi questa importanza sembra essere percepita solo dai pendolari stessi.

Infatti la politica, sia a livello comunale, sia a livello provinciale, regionale, nazionale non sembra minimamente essersi accorta che il treno si è praticamente fermato a Cesano:

  • la linea è a doppio binario fino a questa stazione e continua con un solo binario (da inizio secolo) fino a Viterbo, e già questo fatto da solo giustifica la maggior parte dei ritardi e dei disservizi;
  • la popolazione di Bracciano è praticamente raddoppiata (da 10.000 a 20.000 persone) ed è composta prevalentemente per la nuova parte da “emigrati” dalla Capitale;
  • il costo del biglietto (l’abbonamento annuale costa circa 420€) non “foraggia” minimamente Trenitalia che gira praticamente tutti i costi della tratta alla Regione Lazio (così come da accordi nazionali) e di conseguenza riduce la manutenzione dei treni e della linea allo stretto necessario;
  • “Last but not least” la linea sembra non essere adeguatamente sorvegliata e per questo è preda settimanale dei ladri di rame (questo metallo viene ricettato a circa 5€/Kg). Anche per questo i nostri treni viaggiano a singhiozzo.

Come avete avuto modo di leggere, la situazione non è per niente rosea. Eppure nessuno sembra volersi accorgere di tutte queste problematiche e nulla di nuovo si intravede all’orizzonte:

  • Nessuno parla nemmeno lontanamente di un eventuale raddoppio del binario da Cesano a Viterbo;
  • I ritardi continuano ad accumularsi giorno dopo giorno;
  • I treni vengono soppressi senza che nessuno avverta o ne conosca il motivo;
  • I controllori non passano praticamente mai per paura di essere apostrofati poco cordialmente o per paura di prenderle;

Le conseguenze? La Braccianese pullula di auto a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli incidenti automobilistici ci sono e continueranno a crescere, nessuno ha certezza di quando riuscirà ad arrivare sul posto di lavoro.

Mi chiedo: perché i nostri amministratori ed anche le forze politiche sul territorio non battono su questi temi, vitali per la popolazione?

Ok: parliamo di rifiuti, di discarica, di differenziata; parliamo però anche di lavoro, di viabilità e del suo sviluppo sostenibile! Questa è la vita vera, quella vissuta, e non quella che viene proposta dal nostro Comune sui canali di comunicazione vari: mostre, mostrine, musica, canti, balli, feste, mercatini.

Anche perché, diciamocelo chiaro, si può fare molto per l’intrattenimento e per il turismo; ma se il paese è interconnesso da una sola cavolo di strada ad una corsia, per giunta ridotta a merda, di cosa vogliamo parlare?

Basta con chi si oppone nel 2014 al passaggio della strada ferrata! I tempi del trasporto su cavallo sono finiti! Facciamo arrivare ‘sto cavolo di doppio binario e, con questo, un po’ di civiltà!

Sur sum corda! Un po’ di impegno vero, un po’ di impegno serio!

Lettera di Matteo Renzi agli elettori


PD Manziana

 Immagine

Gentile amica, caro amico,
meno di sei mesi fa le primarie del Partito Democratico mi hanno consegnato il compito di guidare la nostra comunità. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, sia nella vita del PD che in quella del Governo.

Oggi l’Italia prova a ripartire concretamente con misure di sostegno al ceto medio come gli 80 euro mensili, con la diminuzione del 10% dell’Irap per le aziende, con un decreto occupazione che ha consentito di salvare migliaia di posti di lavoro a cominciare da Electrolux, con un investimento senza precedenti sulle scuole con circa diecimila cantieri che partiranno nella pausa estiva.
Dall’agricoltura al volontariato, dalla cultura alla pubblica amministrazione, dal fisco alla giustizia i progetti del Governo sono pronti, nel rispetto dei tempi previsti. E le riforme istituzionali e costituzionali stanno marciando: legge elettorale approvata alla Camera, testo base del Senato adottato in commissione, riforma delle…

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Bracciano (Roma): chiude la discarica di Cupinoro. Qualche domanda.


Comunicato Stampa Comune di Bracciano - Chiusura Discarica CupinoroEbbene si! Dopo anni di proteste, di “mal di pancia” dei braccianesi, dopo anni di chiacchiere sui dipendenti e sulle diverse cause del deficit della Bracciano Ambiente (società titolare della gestione della discarica) la discarica di Cupinoro chiuderà!

Eh si! Come si legge dal comunicato stampa di cui sopra (trovate l’originale QUI in formato .pdf), in mancanza della A.I.A., quindi senza permesso di scavare nuovi invasi, la discarica è ormai esaurita. Perciò i 25 comuni del bacino che hanno scaricato i propri rifiuti, trattati e non, dovranno organizzarsi diversamente. Come? Questo a dire il vero non lo sappiamo. Lo possiamo intuire ma nessuno ad oggi ci ha detto nulla.

Benché si dica il contrario, questo comunicato mi suona implicitamente un po’ un ricatto verso la popolazione che tanto ha protestato contro l’operato della Bracciano Ambiente e contro la stessa esistenza della discarica in area di interesse naturalistico:

“A seguito dell’attuale chiusura restano aperte problematiche di diversa natura: l’individuazione di un nuovo sito per il trattamento e il conferimento dei rifiuti che la Regione dovrà indicare ad ognuno dei 25 Comuni del bacino con conseguenti inevitabili aumenti dei costi a carico delle popolazioni; la bonifica ambientale e relative operazioni di controllo e monitoraggio sull’attuale sito; i livelli occupazionali ancora garantibili.”

Nel paragrafo su citato mi pare si voglia dire: adesso bisogna trovare un posto dove conferire i rifiuti che fino ad oggi non rappresentavano un problema, bisognerà pagare per farlo, per trattare, per trasportare, per bonificare la discarica e per controllarla. E, cari concittadini, adesso dovrete pagarla cara.

A prescindere dal fatto che ognuno sulla discarica la pensa come vuole (io per esempio sarei stato a favore del nuovo invaso, magari con un bacino di conferimento ridotto, e della creazione di un impianto moderno di TMB; dello svecchiamento dell’organico della Bracciano Ambiente e di un maggior controllo della stessa), il paragrafo mi da molti spunti e mi fa sorgere molti interrogativi:

  1. Se l’area è veramente di interesse naturalistico, come si è pensato di poter ottenere l’autorizzazione integrata ambientale per un altro invaso “enorme”?
  2. si paga già la TARES oggi, cosa dovrebbe cambiare in futuro? Non mi si venga a dire che la gestione “in house” dei rifiuti oggi ci costa meno perché questo non traspare dal livello di tassazione locale;
  3. Teoricamente dovremmo anche risparmiare, visto che la Bracciano Ambiente costa 1.000.000€ di più di quanto rende (allucinante: Bracciano è l’unico paese in Italia a perderci con la gestione di una discarica. La Camorra avrebbe fatto festa un mese con tutti i soldi che avrebbe potuto intascare con una gestione di una discarica “alla luce del sole”);
  4. Abbiamo già una società da noi pagata che potrebbe trattare i rifiuti, curarne il trasporto, bonificare l’area della vecchia discarica, monitorare il sito. Perché dovremmo pagare di più? Qual è la ratio?
  5. Negli anni, se non erro, si sarebbero dovute accantonare riserve di bilancio della B.A. proprio per la bonifica ambientale degli invasi e del loro monitoraggio. Se questo è stato fatto, perché viene sottolineata la possibilità di un aumento dei costi legato a questa prospettiva? Se non è stato fatto, perché? Qualcuno ce lo spieghi.
  6. Non entro nel merito della questione relativa alla perdita di livelli occupazionali perché credo sia un falso problema. Di quanti lavoratori stiamo parlando? Quanti in percentuale sulla popolazione? Non credo che tutti possano essere licenziati. Abbiamo bisogno, come già detto, di risorse per la raccolta differenziata, per il mantenimento del decoro stradale e dei posti pubblici, per il trasporto, per il monitoraggio del sito.

Certo gli scenari potrebbero anche cambiare quand’anche il Comune (proprietario di fatto della B.A.) decidesse di affidare i servizi di cui sopra a terzi. In questo caso la B.A. verrà smobilitata? Verrà venduta a detti terzi affinché possano accaparrarsi gli appalti? Con che costi/benefici per la popolazione?

Insomma, di interrogativi ce ne sono molti. Ancora non ci sono risposte ma solo “minacce” velate per ora.

Attendiamo con fiducia l’evolversi della situazione e, magari, qualche risposta. Mal che vada Bracciano ed i suoi cittadini ci rimetteranno come al solito; come ormai succede da anni con TUTTE le amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune e della discarica.

[CENSURATO] L’anello di congiunzione tra il Bilderberg, l’Euro, la BCE, il MES, la Merkel e Obama


ComplottoEcco il link del servizio che nemmeno le Iene, Servizio Pubblico, Crozza, Fazio hanno voluto mandare in onda.

Facebook l’ha oscurato dopo nemmeno 30 secondi dalla pubblicazione. Twitter non lo fa nemmeno inserire.

Il Fatto, Travaglio e Scanzi, unitamente alle maggiori testate giornalistiche, nemmeno hanno pensato di farci un articolo: troppo scottante.

Si pensa che ci siano persino collegamenti con la morte di Osama e il disastro aereo di Ustica.

Diffondete! Chi con condivide è complice!

Ecco a voi il video: condividete questo articolo!